L’organo: una vera macchina dei suoni
L’Organo a canne è sempre stato una delle più interessanti e brillanti invenzioni che la cultura occidentale e la scienza abbiano concepito. L’etimologia del suo nome (“Organon” in greco si traduce come “strumento”) suggerisce che esso, piuttosto che un semplice strumento musicale, possa essere associato al mondo delle macchine.
L’organo è una somma di meccanismi, un oggetto che è di per sé diversi oggetti allo stesso tempo, una vera e propria orchestra d’aria.
Oltre al suo repertorio tradizionale, l’organo si presenta come un compendio di sorprese. Le sfaccettature nascoste dei suoi meccanismi e dei registri possono essere esse stesse una fonte di ispirazione musicale. Tutti i suoi elementi, tra cui l’immutabilità del suo suono, sono ampiamente utilizzati nella musica di oggi e sono oggetto di studio e produzione di molti artisti. In particolare, la musica elettronica sta sempre più abbracciando questo strumento e le sue sfaccettature.
Il Workshop si presenta come un’occasione speciale per esplorare, acquisire e utilizzare questi elementi, un laboratorio dove saranno proposti esercizi individuali e collettivi di tipo esplorativo e improvvisativo.
In particolare, l’aria e i suoi effetti saranno focalizzati a fondo. L’obiettivo non è esclusivamente circoscritto all’acquisizione da parte dei partecipanti di nuove tecniche organistiche, ma bensì all’introduzione di un nuovo concetto, ossia che l’organo possa essere “altro” in relazione al modo in cui è percepito, aprendo nuove porte di ispirazione e creazione.